Primo appuntamento da programma della due giorni organizzata dal forum delle aree interne dal titolo “Aree interne – Forum 2024 Alta Velocità. Partire, tornare … forse restare”, organizzato presso il Centro “La Pace” di Benevento. L’argomento guarda alle vie di comunicazione e, quindi, all’alta velocità dei treni. 

Ospite d’onore l’ing. Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, accolto e supportato nel confronto dall’arcivescovo di Benevento, S.e. Felice Accrocca e coordinato nel confronto con la platea dal giornalista Nico De Vincentis.

La velocità nei trasporti, la lentezza nel discernimento

Apre la giornata Accrocca che introduce il tema centrale della “velocità”, del treno, della fibra … dei tempi!

Innanzitutto le comunicazioni: “ogni tentativo sarà fallimentare se non si risolve la questione dei trasporti”.

L’arcivescovo introduce la categoria della velocità, ma poi sposta l’attenzione sul “valore della lentezza”, che è il contrario della fretta ed esprime l’incapacità ad attendere, in una società che consuma in modo veloce. 

“La lentezza, invece – sottolinea Accrocca – serve per vagliare la notizia, analizzarla, per non essere manipolati dai poteri occulti”. 

L’utopia del pendolarismo giornaliero

È il momento dell’amministratore delegato che apre sulla concretezza del progetto alta velocità: “i cantieri sono aperti su più lotti e procedono”. 

L’alta velocità, secondo l’ing. Strisciuglio, potrà creare un pendolarismo giornaliero e, quindi, contrastare lo spopolamento. Un’opera green, che si basa sul trasporto elettrificato, ma anche sentinella sul territorio rispetto alle criticità idrogeologiche. L’infrastruttura, infatti, potrà essere dotata di sensori e strumenti di controllo moderni e digitali per il controllo delle frane. Questo serve alla struttura ferroviaria e, di riflesso, all’ambiente circostante. 

Aspetti importanti, insieme ad altri citati che, secondo l’AD, cambieranno la vita delle persone e delle aziende. 

Prima del confronto arriva uno stimolo alla riflessione sul fronte dello spopolamento: la diminuzione di abitanti porta anche alla mancanza di vigilanza. 

I siti d’interesse a bassa velocità

È il momento degli interventi e qui i giovani studenti in sala richiamano l’attenzione sul fronte dei servizi orientati verso i paesi dell’entroterra. Va bene, infatti, il treno veloce che passa per Benevento e porta a Roma in due ore e ad Afragola (non a Napoli) in 45 minuti, ma la stragrande maggioranza della popolazione della provincia di Benevento abita nelle aree interne e, in qualche modo, deve raggiungere la stazione in città. Su questo il discorso, dal nostro punto di vista, si è indebolito. 

A tal proposito, l’intervento del sindaco di Campolattaro, ing. Simone Paglia, che ha centrato la questione. Esistono linee ferroviarie ormai dismesse e solo in piccola parte riprese per fini turistici (es. treno storico per Pietrelcina). In particolare, la Napoli-Campobasso e/o la Benevento-Campobasso, percorso che collega siti di interesse religioso, ambientale, culturale, passando per la valle del Tammaro e, quindi, mettendo in comunicazione i paesi di questo territorio. Sarebbe auspicabile potenziare queste reti e creare una “metropolitana” che colleghi i paesi tra di loro e l’area dell’Alto Tammaro con Benevento e, quindi, l’alta velocità. 

Conclude il vescovo utilizzando un’immagine reale per esprimere un concetto che può essere applicato su più fronti: stiamo attenti perché “facciamo le scuole e poi non abbiamo gli studenti”. 

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